Quello che è accaduto negli ultimi anni va a rappresentare un insieme di trasformazioni che difficilmente avrebbero potuto essere previste, considerando la loro quantità ma soprattutto l’importanza e il peso che queste hanno ricoperto all’interno della vita quotidiana. Essa è stata stravolta in ogni suo ambito e, com’è ben noto, perciò anche in quello economico.
In questo campo le innovazioni e le modifiche registrate in tempi recenti sono state davvero tante, poiché il settore è stato uno dei più colpiti dalla generale rivoluzione. Quel che è certo è che oggi un aspetto molto importante dell’economia è riconducibile alla possibilità di sapere come operare con le criptovalute. Ma proviamo a capire di che cosa stiamo parlando nello specifico, approfondendo l’argomento.
Bitcoin: di che cosa si tratta
In generale, quando parliamo di criptovalute facciamo riferimento ad una rappresentazione digitale di valore basata sulla crittografia. Prima però di percorrere nello specifico la storia di questo settore e del suo massimo e più iconico rappresentante, è però bene introdurlo e comprendere appieno di che cosa si tratta. Nello specifico il rappresentante più celebre e utilizzato della categoria è senza ombra di dubbio il Bitcoin.
Ma che cosa sono in sostanza le criptovalute? E quindi, di riflesso, che cos’è il Bitcoin? Esse sono una sorta di nuova moneta, un metodo di pagamento virtuale, che viene basata di fatto su un database di transazioni finanziarie il quale è però strutturato secondo una tecnologia di contabilità decentralizzata. Le criptovalute si muovono quindi utilizzando una tecnologia peer-to-peer installata tra i dispositivi degli utenti.
Questi dispositivi digitali vanno a rappresentare i nodi del sistema generale a cui stiamo facendo riferimento. Adesso che abbiamo compreso in linea di massima che cos’è nei fatti il Bitcoin, proviamo a ripercorrere la sua storia, osservando come questo sistema è nato e come negli anni successivi si è sviluppato e migliorato, fino a raggiungere il livello di fama ed utilizzo attuali.
La storia del Bitcoin
La storia del Bitcoin comincia nell’ormai lontano (ma non così tanto, in termini di innovazione tecnologica) 2008, per merito di Satoshi Nakamoto: l’identità del creatore del Bitcoin è tuttora sconosciuta, e c’è chi ipotizza che in realtà si tratti addirittura di un gruppo di persone e non di un singolo. Ad ogni modo questo utente pubblicò in quell’anno un white paper nel quale spiega la sua idea rivoluzionaria.
L’idea, per l’appunto, di una moneta virtuale crittografica basata su un sistema peer-to-peer e soprattutto che possa fare a meno di qualsiasi intermediario, su tutti le banche. L’idea viene accolta con interesse da parte della comunità globale, tant’è che passa solo un anno fino al momento in cui effettivamente il Bitcoin viene utilizzato per la prima volta: nel 2009 viene pagata una pizza (un bene fisico quindi) con questa moneta.
Subito dopo il Bitcoin vive un periodo fortemente negativo della propria storia, poiché viene associato a più riprese a fenomeni di illegalità anche molto grave a livello internazionale: il 2010 e 2011 vedono la nuova moneta virtuale messa da parte. Improvvisamente però essa registra una ripresa da sottolineare, e nel 2012 raggiunge addirittura la capitalizzazione di un miliardo di dollari.
Si tratta però solo di un punto di partenza, e non di arrivo: negli anni successivi infatti il Bitcoin registra una crescita netta e costante, ed a partire dal 2014 l’interesse globale va a riversarsi non solo su questo metodo di pagamento sempre più utilizzato ma anche sulla tecnologia Blockchain, ovvero quella che ne è alla base.
Cominciano a nascere le prime piattaforme basate proprio su questo metodo di pagamento, che si diffonde sempre più: la crescita non è però più costante, ma anzi l’andamento è caratterizzato da alti e bassi, momenti positivi ed altri piuttosto negativi. Negli ultimi anni, dopo un breve calo, il Bitcoin e le criptovalute in generale sono però tornati assolutamente alla ribalta.