Nel mondo finanziario, investire sulle criptovalute è diventato una modalità assai frequente per un numero cospicuo di trader. Esse, infatti, hanno riscontrato grande interesse presso la vasta platea dei risparmiatori, attratti dal forte appeal che incorporano: non sono pochi, infatti, gli esperti che predicono un roseo futuro di queste monete, al punto, addirittura, di ipotizzare che possano mandare in soffitta le tradizionali valute fisiche nei prossimi decenni.
Al momento, l’utilizzo delle criptovalute è circoscrivibile all’ambito degli investimenti finanziari, con due modalità differenti: attraverso la creazione di un wallet personale col quale effettuare operazioni di compravendita diretta con altri utenti, oppure quella di rivolgersi ad un broker finanziario, che, tendenzialmente, è in grado di offrire standard di sicurezza decisamente più elevati.
Criptovalute: il futuro è già adesso?
Negli ultimi mesi, tuttavia, alcune di queste monete digitali, come – ad esempio – il Bitcoin, vengono accettate anche per concludere operazioni commerciali online: Microsoft, solo per citare il più noto, accetta il pagamento in criptovalute per alcuni prodotti in vendita nel proprio e-store. Secondo alcuni esperti, inoltre, queste monete virtuali potrebbe essere sfruttate maggiormente nei prossimi anni.
A tirare la volata alle criptovalute potrebbe essere Facebook, che nei prossimi mesi lancerà la propria moneta virtuale, Libra. Pur non essendo una vera e propria criptovaluta, in quanto sarà usufruibile solo per concludere determinate operazioni online con partner commerciali aderenti a questo nuovo sistema di pagamento, potrebbe rappresentare il primo passo per fare acquisti non regolati nelle tradizionali valute mondiali, come l’Euro o il Dollaro.
Se questa modalità dovesse prendere piede, anche le criptovalute, di riflesso, potrebbe assumere un ruolo ancor più importante, diventando il metodo di regolazione dei pagamenti più utilizzato in Internet, anche se questo radicale cambio, qualora effettivamente avvenisse, non si materializzerà nell’arco di breve termine.
Decidere di investire nelle criptovalute, di conseguenza, potrebbe risultare assai prezioso in futuro. Ma non solo. Si prenda ancora ad esempio il Bitcoin, che resta – ad oggi – la regina delle criptovalute. Questo strumento finanziario, nonostante la repentina discesa dei mercati avvenuta negli ultimi mesi a causa dello scoppio della pandemia, negli ultimi dodici mesi (maggio 2019- maggio 2020) registra ancora un rendimento positivo a doppia cifra percentuale.
Criptovaluta: un coadiuvante per migliorare le performance del proprio portafoglio titoli
Una resilienza che ha stupito, non poco, i detrattori di questo asset. Tuttavia, è bene sottolineare come le criptovalute, nessuna esclusa, siano esposte ad una volatilità certamente non bassa: il prezzo può salire o scendere in maniera cospicua anche in un lasso temporale breve. Per questo motivo, di conseguenza, è opportuno attuare un approccio consapevole ed adeguato al mondo delle criptovalute.
È assolutamente sconsigliato, a tal proposito, investire la totalità dei propri risparmi, o la parte rilevante di essi, in questo asset finanziario, che dev’essere sottoscritto come un utile coadiuvante per migliorare i rendimenti complessivi di un portafoglio titoli ben strutturato e adeguatamente diversificato. Per gli investitori aggressivi, ovvero quelli disposti alla sottoscrizione di prodotti finanziari a rischio alto, è consigliato comprare criptovalute fino ad un massimo del 10% delle proprie disponibilità finanziarie.
Per operare al meglio nelle criptovalute, di conseguenza, è buona norma affidarsi ai consigli dei portali finanziari più noti della rete, dove è facile reperire informazioni attinenti al mondo dell’analisi tecnica. Questa branchia della finanza studia, mediante l’ausilio di grafici di semplice comprensione, i supporti, le resistenze e i trend di ogni singola criptovaluta.
Tutti dati assai importanti per comprendere se l’investimento in questo asset finanziario, anche in un orizzonte temporale di breve periodo, possa risultare profittevole per il singolo risparmiatore. Pur non esistendo nel “mondo reale”, investire in questo asset è tutt’altro che virtuale e richiede attenzione da parte del risparmiatore. Le potenziali soddisfazioni in termini di guadagni percepiti, però, possono essere non indifferenti.