Durante lo scorso anno, le spese mensili delle famiglie italiane hanno subito una riduzione (con un calo dello 0,9%), tenendo in considerazione il livello dei prezzi. Un dato che cambia tendenza per la prima volta da ben sei anni, anche se comunque i livelli del 2011 sono ancora piuttosto distanti. Resiste ancora una notevole differenza tra le Isole e il Nord Ovest della penisola, visto che ballano circa 800 euro.
La spesa media, al mese, delle famiglie in Italia nel 2018, si è mantenuta su binari di stabilità rispetto all’anno precedente, aggirandosi intorno ai 2571 euro secondi i calcoli Istat. La spesa reale, considerando anche il fatto che si è verificato un aumento dei prezzi, è diminuita come non succedeva dal 2013.
Interessante anche notare come l’industria del gioco, nel 2018, abbia fatto registrare un forte trend in crescita: basti pensare che nel 2018 la spesa totale ha superato il tetto dei 18,9 miliardi di euro. Ormai è sempre più facile capire come giocare al million day nei siti italiani certificati e sicuri, visto che sul web si sono moltiplicate le piattaforme d’azzardo che mettono a disposizione ogni tipo di gioco. È importante accertarsi che sia presente il marchio AAMS sulla piattaforma.
Famiglie italiane, resiste ancora una notevole differenze tra il Nord e il Sud-Isole
I dati che sono stati pubblicati dall’Istat, però, fanno emergere ancora una volta una notevole differenza tra le varie Regioni italiane. Giusto per fare un esempio, tra le Isole e il Nord Ovest della penisola, le spese differiscono di qualcosa come 800 euro. Inoltre, il rapporto tra quanto viene speso dalle famiglie con maggiori possibilità economiche e da quelle meno ricche si aggira sul 5,1.
Insomma, una differenza ancora troppo marcata, nonostante sia stata registrata una leggera diminuzione in confronto al 2017. Una spesa media mensile che continua ad essere distanziata rispetto ai livelli che erano stati toccati nel 2011 (in quel caso il dato complessivo medio si aggirava intorno ai 2640 euro al mese).
Quanto conta il fattore geografico
Sempre in base al fattore geografico è differente pure il peso specifico delle spese. Ad esempio, nella zona meridionale dell’Italia e nelle Isole, in cui di solito le famiglie sono meno abbienti, le spese che sono destinate a soddisfare le necessità prioritarie, come ad esempio l’acquisto dei beni alimentari, sono pari al 22,9% (al Sud) e al 21,3% (nelle Isole). Molto di più rispetto al 18% della media in tutta la penisola, così come in confronto al Nord Est, dove si spende per tali bisogni solo il 16%.
Dando un’occhiata alla classifica delle Regioni in cui la spesa delle famiglie tocca i valori più alti, troviamo un podio formato da Lombardia (con 3020 euro al mese di media), Valle d’Aosta (3018 euro), Trentino Alto Adige (2945 euro). Guardando la graduatoria al contrario, il fanalino di coda è la Calabria (1902 euro di spesa media mensile, oltre mille euro in meno rispetto alla Lombardia), subito seguita dalla Sicilia (2036 euro).